abitare con cura
MinD
Camplus - Torino Lingotto - Rampa Nord
16-24 ottobre 2018
Un progetto di Camplus e Blu Acqua
A cura di: Giulia Mezzalama,
Sandra Poletto, Elena Varini
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Grafica di: Enza Brunero e Marco d'Urzo
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Progettazione e realizzazione allestimento:
Marco Marzini con Enza Brunero e Marco d'Urzo
Fotografie di: Giulia Mezzalama e Salvatore Svadas
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Partner istituzionale:
Compagnia di Sanpaolo
In occasione delle Manifestazioni legate a Torino Design of The City 2018, MinD Mad in Design racconta i suoi primi 4 anni di lavoro nella mostra dal titolo "Abitare con Cura", una riflessione sulle modalità per contrastare il disagio dei luoghi della residenziaità psichiatrica attraverso il design partecipato ed inclusivo.
L'allestimento espone, su strutture di legno riutilizzabili, 4 tematiche legate alla residenza psichiatrica attraverso la materializzazione di un sentimento di disagio rappresentato dalle ambientazioni sceniche monocromatiche in grado di esprimere il senso di disagio provato all'interno di uno spazio mal progettato
le stanze del disagio
L'allestimento espone, su strutture di legno pieghevoli, quattro tematiche legate alla residenza psichiatrica sviluppate durante i workshop MinD.
Materializzazione del sentimento di disagio rappresentato da macchine sceniche monocromatiche.
Strutture
Tutto l'allestimento è risolto con un sistema espositivo a tralicci in legno, in continuo dialogo con l'architettura strutturale della rampa elicoidale del lingotto e con gli altri spazi espositivi dedicati al percorso della mostra.
Il sistema espositivo è stato realizzato con strutture in legno autoportanti, smontabili, pieghevoli e integrate con illuminazione, per il sostegno e l'esposizione di tavole di progetto e artefatti scenici.
Connessioni spaziali
installazione site specific
Lingotto Rampa elicoidale Nord
Una spirale di fili che si intersecano l’uno con l’altro generando un unico elemento,
scenograficamente potente. Un unico sottile e fragile filo che preso singolarmente appena si coglie, ma insieme ad altri occupa uno spazio, trasformandolo, mutandolo, rendendolo dinamico.
Connessioni Spaziali é la metafora di un approccio al design che considera
tanto il suo potere trasformativo sui luoghi quanto il suo essere processo che
genera e si nutre di relazioni.
Per poter essere realizzato, necessita della collaborazione attenta, partecipe,
reciproca, di più persone capaci di agire contestualmente e contemporaneamente.
Parte da due punti ma poi si eleva, va in alto, muta e si evolve.
Talvolta si torna indietro, dove il filo si è allentato, per rivedere il nodo e stringerlo
più forte, poi si procede, avanti, ancora, insieme, fino in cima.